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Torna a Roma un'opera emblematica per le Gallerie Nazionali Barberini Corsini: la "Visione di sant'Andrea Corsini" di Guido Reni (1575-1642) commissionata dai Corsini per la canonizzazione del santo vissuto nel Trecento, celebrata da Urbano VIII Barberini nel 1629. Il capolavoro di Reni, ospitato nelle sale del Palazzo Barberini alle Quattro Fontane fino al 1936, quando passò ai Corsini di Firenze (oggi è alla Galleria degli Uffizi) verrà messo a confronto con la sua replica eseguita nel 1732 da Agostino Masucci, rimasta sempre nella galleria di Palazzo Corsini in via della Lungara. Guido, definito da Roberto Longhi come l'«Apelle clericale» per quella sua miracolosa fusione tra valori cristiani e ideali classici, fu uno dei protagonisti dell'arte europea di primo Seicento, ricercato e stimato da papi e regnanti al pari del solo Bernini. Il Sant'Andrea Corsini è in questo senso un capolavoro paradigmatico, un'immagine iconica della devozione seicentesca, intrisa di riferimenti a Raffaello e all'Antico, in un'inedita e fortunata formula alternativa al Barocco più tuonante di Bernini e Pietro da Cortona.